di Maurizio Paoloni
Per un ragazzo di campagna, abitavo e abito ancora a Borghetto di Monte San Vito, varcare nell'ottobre del 1968 la soglia del liceo più prestigioso di Ancona, poteva comportare grandi rischi. Invece la predisposizione per le "lettere", la subitanea simpatia, in tutti i sensi della parola greca, con i compagni di classe e lo spessore di alcuni professori, hanno reso il corso degli studi lineare se non gratificante. Certo, a causa di pubbliche calamità e traumi privati, non posso definirli i migliori anni della mia vita, ma sicuramente sono stati anni di intensi rapporti umani e di crescita personale. Oggi, per ovvie ragioni, quei rapporti fanno parte dei ricordi, ma rimane vivo il senso di appartenenza e l'associazione non può che ribadirne le ragioni e le motivazioni.
P.S. posto due foto: una del '69 sulle scalette delle 13 cannelle, l'altra del '70 in gita con i prof. Viola, Piazza e Filippi.
Un abbraccio a tutti coloro che si riconosceranno.